giovedì 27 settembre 2012

Regione Lombardia: indicazioni e chiarimenti sulla formazione

Approvata una circolare per l’applicazione degli accordi sulla formazione con riferimento alle recenti linee interpretative. Enti bilaterali, repertorio degli organismi paritetici, formazione pregressa, registro delle presenze e attestati di frequenza.


lunedì 3 settembre 2012

Valutazione dei rischi: la bozza delle procedure standardizzate

In relazione al breve tempo che le imprese avranno per adeguarsi alle procedure standardizzate in via di recepimento, PuntoSicuro pubblica una bozza provvisoria del documento approvato a maggio. Schema delle procedure e principi generali.
Facciamo brevemente il punto sul percorso delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi che moltissime piccole imprese italiane potrebbero essere obbligate (imprese fino a 10 lavoratori) o potrebbero scegliere (imprese fino a 50 lavoratori) di applicare nei prossimi mesi.
Partiamo dall’ennesima proroga lasciata in eredità dal Decreto Legge 12 maggio 2012, n. 57 contenente “Disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese”.  L’obbligo per le microimprese di effettuare la valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate non scatta più dal 1° luglio, ma dal 31 dicembre 2012.
Il16 maggio, qualche giorno dopo il decreto legge, la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro approva le procedure standardizzate, ai sensi dell'art. 29, commi 5 e 6 del Decreto legislativo 81/2008.
Successivamente l’accordo raggiunto sulle procedure standardizzate viene recepito all’interno di un decreto ministeriale, ma il 25 luglio in sede di Conferenza Stato Regioni – come ricordato da Lorenzo Fantini, dirigente del Ministero del lavoro - le Amministrazioni competenti, probabilmente per la mancanza di tempo per discutere il provvedimento, non rilasciano il parere preliminare positivo necessario.
 
Lo schema della procedura prevede quattro passi:
-descrizione dell'azienda, del ciclo lavorativo/attività e delle mansioni (descrizioni generali dell’azienda, delle lavorazioni e mansioni);
-individuazione dei pericoli presenti in azienda;
-valutazione dei rischi associati ai pericoli individuati e identificazione delle misure di prevenzione e protezione attuate (identificazione delle mansioni e degli ambienti, individuazione degli strumenti informativi di supporto per la valutazione, effettuazione della valutazione per i pericoli individuati, individuazione delle adeguate misure di prevenzione e protezione, indicazione delle misure attuate);
-definizione del programma di miglioramento (individuazione delle misure per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza e individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure).
 
Il documento riporta inoltre il campo di applicazione: la procedura “si applica alle imprese che occupano fino a 10 lavoratori (art. 29 comma 5, D.Lgs. 81/08 s.m.i.) ma può essere utilizzata anche dalle imprese fino a 50 lavoratori (art.29 comma 6 del D.Lgs. 81/08 s.m.i., con i limiti di cui al comma 7).
Dopo aver riportato uno schema riepilogativo che entra nel dettaglio delle imprese che devono/possono usufruire delle procedure standardizzate, il documento definisce compiti e responsabilità e fornisce precise istruzioni operative per operare i quattro “passi” che abbiamo già evidenziato.
 
Il documento sottolinea e sintetizza i principi generali che devono guidare il Datore di lavoro nella scelta delle misure di riduzione e controllo dei rischi (D.Lgs. 8120/08 s.m.i., art. 15):
- “l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione alla fonte in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico;
- la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza (criterio di completezza della valutazione);
- il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature;
- la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale
- il controllo sanitario dei lavoratori (sorveglianza sanitaria);
- l'informazione, la formazione e l'addestramento adeguati per i lavoratori;
- la partecipazione e consultazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
- le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;
- l'uso di segnali di avvertimento e di sicurezza (segnaletica di salute e sicurezza);
- la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti;
- la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute sicurezza”.
 
Infine la modulistica comprende, a meno di future variazioni:
- l’intestazione/copertina del documento di valutazione realizzato secondo le procedure standardizzate;
- modulo per la descrizione generale dell'azienda;
- modulo relativo alle lavorazioni aziendali e mansioni;
- modulo relativo all’individuazione dei pericoli presenti in azienda;
- modulo relativo alle misure di prevenzione e protezione attuate e al programma di miglioramento.
 
Sottolineiamo ancora che, quanto riportato nel nostro articolo, è la presentazione di un testo provvisorio, soggetto dunque a variazioni.
Sperando in un iter veloce del provvedimento, rimaniamo in attesa del testo definitivo, pronti a evidenziare le eventuali differenze con quanto da noi segnalato.
 
Tiziano Menduto

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fonte:  http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-cat-3/valutazione-dei-rischi-la-bozza-delle-procedure-standardizzate-art-12143/

venerdì 13 luglio 2012

Regione Lombardia: finanziamenti, organismi paritetici, e-learning

Intervista a Nicoletta Cornaggia, dirigente della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia. Collaborazione con gli Organismi Paritetici, creazione di un elenco di Organismi regionali, finanziamenti alle aziende e valorizzazione dell’e-learning.

PuntoSicuro nei giorni scorsi ha presentato relatori e temi trattati nel convegno “ Le novità su salute e sicurezza sul lavoro”, un convegno organizzato dalla Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione ( CIIP) che si è tenuto a Milano il 4 giugno 2012.
Convegno che non si è soffermato solo sui recenti documenti relativi alla formazione e ai formatori, ma che ha affrontato alcune politiche regionali in materia di sicurezza sul lavoro, materia che ricordiamo essere soggetta al regime di competenza della legislazione concorrente tra Stato e Regioni.
Nicoletta Cornaggia, dirigente della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia (Struttura Prevenzione Ambienti di Vita e di Lavoro) e componente del Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, ha parlato del Piano regionale lombardo 2011/2013 per la promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E ha sottolineato rilevanti futuri sviluppi delle politiche regionali che PuntoSicuro approfondisce oggi con un’intervista mirata.
Abbiamo parlato di tavoli di lavoro con le parti sociali, di collaborazione con gli Organismi Paritetici, di creazione di un elenco di Organismi regionali, di finanziamenti alle aziende e voucher, di valorizzazione dell’e-learning, di educazione ai rischi nella scuola, di tetto massimo per i partecipanti ai corsi di formazione e di nuovi format per gli attestati di formazione.

La Regione Lombardia si è dimostrata in questi anni sensibile alle tematiche relative alla prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e, nel suo intervento, lei ha fatto specifico riferimento ad un tavolo di lavoro con le parti sociali su questi temi. Quando è nato questo tavolo di lavoro e quali sono le sue caratteristiche e obiettivi?
Nicoletta Cornaggia: Già con il Piano regionale 2008–2010 per la promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, approvato con delibera della Giunta Regionale VIII/6918 il 2 aprile 2008, è stato individuato un modello organizzativo basato su una Cabina di regia e sul Comitato regionale di Coordinamento ex art. 7 D.Lgs 81/08.
Alla Cabina di regia partecipano i rappresentati del partenariato economico-sociale e istituzionale. Sono gli stessi soggetti giuridici che hanno sottoscritto ex-ante – cioè prima della deliberazione della Giunta, sia nel 2008, che nel 2011 ( dgr IX/1821 del 8 giugno 2011) - l’Intesa per la promozione del Piano, impegnandosi a mettere in campo le sinergie necessarie al raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. La Cabina si riunisce trimestralmente e svolge una costante azione di monitoraggio, confronto e verifica dello stato di avanzamento della programmazione strategica. Altresì lavora per la validazione di documenti – quali linee operative, guide, vademecum – che i Laboratori di approfondimento, dedicati a specifici rischi e/o settori, elaborano, con la doppia finalità di fornire strumenti di indirizzo sia agli organi di vigilanza che alle aziende virtuose.
Mentre la Cabina assolve ai compiti assegnati agli Uffici Operativi dal DPCM 21 dicembre 2007, il Comitato – cui partecipano anche le Aziende Sanitarie Locali - svolge, oltre alle funzioni previste dal DPCM, un’attività  di ascolto e valorizzazione del livello provinciale.
Uno dei temi affrontati dalla Regione Lombardia e dal tavolo di lavoro è la formazione alla sicurezza, sia con riferimento alla formazione dei soggetti aziendali che alla formazione nelle scuole. La Regione ha stanziato recentemente 9 milioni di euro per la partecipazione a percorsi formativi, quante aziende ne beneficeranno?
N.C.: Grazie alla collaborazione e al coordinamento con la DG Occupazione e Lavoro – componente della Cabina di regia – è stato possibile aprire un Avviso “Dote sicurezza” alle micro e piccole imprese lombarde, consentendo ai datori di lavoro di prenotare dei voucher per l’”acquisto” di corsi di formazione in materia salute e sicurezza sul lavoro individuati ed afferenti al D.Lgs. n. 81/08 e definiti dagli Accordi collegati, ed erogati dai soggetti formatori legittimati e accreditati. Sono stati prenotati 2595 voucher.
Riguardo alle scuole, invece, obiettivo del Piano è integrare l’educazione ai rischi nei curricula scolastici. Sempre grazie alla collaborazione con la DG Occupazione e Politiche del Lavoro, nel triennio di vigenza del precedente Piano è avvenuta l’approvazione da parte del Consiglio Regionale degli indirizzi relativi alla quota regionale dei piani di studio personalizzati del sistema istruzione (dgr VIII/9568 del 11 giugno 2009), in base al quale la sicurezza sul lavoro è stata inserita tra le aree tematico/formative da sviluppare nei percorsi didattici di I° e II° ciclo. Ora, le iniziative da intraprendere sono rivolte a sostenere gli istituti.
La sicurezza e la salute sul lavoro sono competenze da acquisire nel programma di studi curricolari: non devono però essere intese come un soggetto autonomo, bensì devono essere incorporate negli obiettivi di apprendimento scolastici riferiti ad altre materie (ad esempio la scienza, l’educazione fisica, l’educazione sanitaria e la cittadinanza). Diventa, dunque, prioritario preparare il corpo docenti sulle modalità attraverso le quali offrire l’educazione al rischio. Per questo abbiamo avviato uno specifico progetto formativo, scorporato e distinto da quello realizzato per le aziende con l’Avviso Dote, cui partecipa l’Ufficio Scolastico Regionale ed Eupolis.
Il tema della collaborazione con gli Organismi Paritetici non è esente da criticità e necessita di chiarimenti. Durante il convegno lei ha anche parlato dell’elaborazione futura di un repertorio degli Organismi Paritetici lombardi...
N.C.: La Cabina di regia, come detto in precedenza, è il luogo in cui si creano e si esplicano le sinergie per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Il che si attua anche attraverso un’azione di supporto alle aziende, o meglio fornendo loro strumenti che le supportino e le orientino nell’applicazione dei disposti normativi.
In questa logica è risultato evidente quanto fosse urgente e necessario rendere disponibile una sorta di repertorio degli Organismi lombardi, per consentire ai datori di lavoro (ddl) – aderenti o meno ad associazioni di categoria – di individuare quello cui “richiedere la collaborazione” [rif. Accordo tra il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell’art. 37, comma 2 del D.Lgs. 81/08  (rep. Atti n. 221/esr del 21.12.2011): “… i corsi di formazione per i lavoratori vanno realizzati previa richiesta di collaborazione …”].
Lo scenario che si delinea, dunque, è quello in cui il ddl lombardo disporrà di una semplice tabella in cui facilmente identificherà l’Organismo che ha le caratteristiche definite dal Ministero del Lavoro con Circolare n. 20 del 29.07.2011, ovvero “l’essere costituiti da una o più associazioni dei ddl e dei lavoratori comparativamente più rappresentative, ambedue firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro applicato all’azienda; l’operare nel settore di riferimento, e non in un diverso settore; l’essere presenti nel territorio di riferimento, e non in un diverso contesto geografico.” Il tavolo appositamente costituitosi sta conducendo un ampio dibattito su quali siano gli elementi – ad esempio, l’applicazione di uno specifico contratto collettivo - da valorizzare nella scelta dell’Organismo.
In questi ultimi mesi molti hanno sottolineato l’importanza di mettere un tetto al numero massimo di partecipanti ai corsi di formazione, sia che si tratti di formazione di base, sia che si tratti di aggiornamento. Qual è la posizione della Regione?
N.C.: Regione Lombardia si è già espressa nel 2006, con le circolari di recepimento dell’Accordo per la formazione dei RSPP/ASPP, stabilendo che anche nei corsi di aggiornamento vi sia il rispetto di un numero massimo di partecipanti pari a 30 (rif. Circolare n. 32/SAN06 del 19.12.2006).
L’aggiornamento è un momento di formazione. Le ore di aggiornamento formativo sono ore di formazione. Dunque devono avere la stessa dignità; devono essere rispettose degli stessi requisiti.
Nel convegno lei ha affrontato anche alcune novità riguardo ai format riconosciuti per gli attestati di formazione. Sono novità già approvate o in via di approvazione? Come sarà il nuovo format?
N.C.: Il nuovo format andrà ad aggiornare quello già diffuso con la Circolare n. 21/SAN06 del 27.07.2006 di recepimento dell’Accordo per la formazione dei RSPP/ASPP, in coerenza ai modelli ed ai criteri applicati dalla DG Occupazione e Lavoro.
Infine diamo qualche informazione su quello che è emerso o sta emergendo dal tavolo di lavoro riguardo allo strumento dell’E-Learning, uno strumento valorizzato dagli stessi accordi sulla formazione del 21 dicembre 2012.
N.C.: Entrambi gli Accordi per la formazione consentono, per parti limitate di percorso, l’erogazione in modalità e-learning, cioè ammettono la possibilità di imparare sfruttando la rete  internet e la diffusione di informazioni a distanza. Va chiarito che l’e-learning si distingue da altre versioni di formazione a distanza (FAD) per la componente Internet e/o web e per la presenza di una "piattaforma tecnologica" specifica. È una modalità, come pone la domanda, che richiede di essere valorizzata, perché - dove correttamente erogata - è certamente vantaggiosa. Dunque, ciò che occorre fare è individuare alcuni elementi il cui rispetto sia garanzia - per il soggetto formatore,  per l’utente e per l’organo di vigilanza - di erogazione corretta del corso.
Articolo e intervista a cura di Tiziano Menduto

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lunedì 2 luglio 2012

Incentivi INAIL, entro il 6 luglio gli elenchi dei progetti finanziati

Conclusa regolarmente la procedura telematica che nell'arco di tre giorni ha coinvolto oltre 20mila imprese per l'assegnazione di 205 milioni di euro


Con l'invio delle domande delle imprese della Lombardia, alle ore 18 del 28 giugno di oggi si sono concluse regolarmente le sessioni di invio telematico dell'Operazione incentivi INAIL per l'accesso ai finanziamenti messi a disposizione dall'Istituto per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. A partire da martedì 26 giugno oltre 20mila aziende che avevano inserito i propri progetti sul sito INAIL nel corso della prima fase dell'Operazione incentivi, conclusa lo scorso marzo, si sono collegate nuovamente via web per inviare il codice identificativo attribuito alla loro domanda, sulla base di un calendario articolato a livello regionale.

I fondi assegnati fino alla copertura del budget. I 205 milioni di euro a fondo perduto stanziati dall'Istituto nel 2011 saranno assegnati rispettando la priorità cronologica di arrivo del codice, fino alla copertura del budget previsto per ogni regione. Gli oltre 20mila progetti, presentati dalle aziende per la  realizzazione di interventi di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali (acquisto di macchinari e attrezzature e adozione di modelli organizzativi e gestionali), avevano già superato la fase di inserimento e verifica, effettuata entro il 7 marzo sulla base di una griglia predeterminata di punteggi. Le imprese ammesse dovranno inviare via posta elettronica certificata la documentazione in formato digitale, che sarà oggetto di controllo da parte dell'INAIL.
 
Per il quadriennio 2011-2014 stanziati 850 milioni. Lo stanziamento complessivo per il quadriennio 2011-2014 è di circa 850 milioni. I 205 milioni assegnati rappresentano la somma più rilevante mai destinata alle imprese che vogliono investire in sicurezza. L'INAIL, infatti, crede nella necessità di innestare nel sistema, innanzitutto culturale, del Paese il messaggio che conviene investire in sicurezza e aumentare tutte le iniziative di informazione, formazione e assistenza alle imprese e ai lavoratori per elevare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Circa 80 milioni di euro, pari al 35% dello stanziamento relativo alla prossima operazione di finanziamento, sono stati devoluti dal recente decreto "sviluppo" alla messa in sicurezza dei capannoni e impianti dei territori dell'Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto colpiti dai recenti eventi sismici.
 
Le regioni suddivise in sei gruppi. La "procedura a sportello" - definizione tecnica per questo tipo di accesso ai finanziamenti - si è svolta nell'arco di tre giornate allo scopo di assicurare la massima velocità e sicurezza delle operazioni. A causa dell'alto numero di imprese partecipanti, infatti, l'invio telematico ha richiesto una particolare cura nella predisposizione dell'infrastruttura tecnologica. Per consentire il migliore svolgimento delle procedure, inoltre, le regioni italiane sono state suddivise in sei gruppi. Ognuno dei tre appuntamenti in calendario ha coinvolto le imprese di due gruppi di regioni, ciascuno dei quali ha avuto a disposizione un'ora, in momenti diversi della giornata, per procedere all'inserimento dei propri codici identificativi.

L'infrastruttura tecnologica a completa disposizione della procedura telematica. A ulteriore garanzia dell'efficienza e della trasparenza delle procedure, l'INAIL ha messo i propri sistemi informatici a completa disposizione dell'Operazione incentivi, utilizzando anche i propri canali su Facebook e Twitter per comunicare con l'utenza. Gli elenchi cronologici delle imprese di ogni singola regione che hanno partecipato all'invio telematico, con l'indicazione delle domande che hanno ottenuto l'accesso ai finanziamenti, fino alla copertura dei 205 milioni di euro stanziati, saranno pubblicati sul portale INAIL entro venerdì 6 luglio.  Entro la stessa data, l'Istituto invierà alle imprese, tramite l'indirizzo di posta elettronica certificata indicato nella domanda, la ricevuta dell'invio telematico effettuato.
 


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lunedì 25 giugno 2012

Due importanti iniziative sul tema della sicurezza sul lavoro

Oggi in Senato La Giornata Nazionale di studio sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro organizzata dalla Commissione Parlamentare. Il 30 giugno è prevista la Prima Marcia Nazionale per la sicurezza sul lavoro, organizzata dall'ANMIL.

 Il 25 giugno 2012 si terrà, organizzata dalla Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro del Senato e presieduta dal Sen. Oreste Tofani, la “Giornata Nazionale di studio sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro” che si svolgerà dalle 9.30 alle ore 19, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e che, per la prima parte dei lavori, vedrà la presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'intervento del Presidente del Senato Renato Schifani. 

Il 30 giugno 2012 si terrà invece ad Assisi la “Prima Marcia Nazionale per la sicurezza sul lavoro”, organizzata dall'ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), a cui hanno già aderito più di 3.000 persone.
 
Questa prima marcia serve a sottolineare che il fenomeno delle morti bianche resta una delle principali piaghe del nostro Paese. Una piaga in termini di vite umane, di valore dell’integrità psicofisica a cui si aggiunge un costo economico e sociale che ha un enorme peso per il bilancio della nostra economia.
 
Perché la sicurezza sul lavoro diventi una questione di rilevanza strategica, è fondamentale che l’impegno di tutti coloro che operano nel mondo della prevenzione si focalizzi sulla diffusione di una vera e propria cultura della sicurezza.
 
Ed è con questo obiettivo - in un periodo di crisi come quello attuale, in cui emerge la complessità dei problemi lavorativi e di sicurezza – che l’ANMIL ha organizzato la Prima Marcia Nazionale per la sicurezza sul lavoro.
 
All’iniziativa, che ha ottenuto i Patrocini della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Assisi e quello del Segretariato Sociale Rai, sono invitati a partecipare tutti i cittadini per richiamare l’attenzione sulla necessità di garantire la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori.
 

lunedì 18 giugno 2012

Incentivi alle imprese: regole tecniche per la partecipazione

L’invio telematico delle domande si svolgerà nei giorni 26, 27 e 28 giugno 2012 negli orari indicati nel calendario sotto riportato.


REGOLE TECNICHE PER LA PARTECIPAZIONE ALL’INOLTRO ON LINE
Per tutte le imprese in possesso di un valido codice identificativo è disponibile  il documento contenente le “regole tecniche e modalità di svolgimento” di cui all’art. 12 dell’Avviso pubblico.
Le modalità tecniche di partecipazione all’invio telematico delle imprese prevedono tre fasi preparatorie, finalizzate a rendere le operazioni da svolgersi nei giorni 26, 27, 28 giugno più rapide, sicure e agevoli a garanzia delle singole imprese e della riuscita complessiva dell’operazione.
1. Autenticazione e acquisizione indirizzi per l’invio dal 18 giugno ore 15 al 25 giugno ore 18
L’utente si autenticherà al sito www.inail.it dalle ore 15.00 del 18 giugno alle ore 18.00 del 25 giugno e, tramite la sezione PUNTO CLIENTE, richiamerà l’applicazione INCENTIVI ALLE IMPRESE - ISI, già utilizzata per la compilazione della domanda. Dalla voce di menù “Accesso allo sportello” accederà alla pagina contenente gli indirizzi  relativi ai canali di accesso allo sportello informatico: un indirizzo per ognuna delle sessioni di invio telematico (al fine di consentire la partecipazione alle sole imprese interessate alla singola operazione). Tali indirizzi dovranno essere copiati e conservati a cura dell’utente.
2. “Pagina di accesso” allo sportello: disponibile 3 ore prima dell'invio telematico
L’indirizzo acquisito e copiato al termine della fase di autenticazione permetterà di richiamare la pagina di accesso allo sportello informatico. Tale pagina sarà disponibile 3 ore  prima dell’inizio della relativa sessione di invio.
3. Visualizzazione indirizzo della “pagina di invio”: 15 minuti prima dell’ora di inizio dell’invio
Nei 15 minuti precedenti l’orario stabilito per la regione di appartenenza, sulla “pagina di accesso” sarà visualizzato l’indirizzo della “pagina di invio”, che funzionerà da sportello informatico e in cui sarà inserito a cura dei partecipanti il proprio codice identificativo per l’inoltro della domanda.
Poiché tutte le pagine web sono di tipo statico, è necessario procedere all’aggiornamento per visualizzare i link necessari per proseguire nelle operazioni descritte (in particolare, 3 ore prima dell’invio per il punto 2 e 15 minuti prima per il punto 3).
COMPILAZIONE  MODULO PER L’INDICAZIONE DEL RECAPITO DI TELEFONIA MOBILE
Per chi non avesse provveduto, è ancora disponibile il modulo da compilare nella sezione PUNTO CLIENTE -  INCENTIVI ALLE IMPRESE  - ISI da parte dei partecipanti in possesso del codice identificativo della domanda.
Il modulo - che richiede, tra l’altro, l’indicazione del recapito di telefonia mobile della persona che, per conto dell’impresa partecipante, si occuperà delle operazioni di inoltro on-line della domanda - consentirà all’INAIL di comunicare eventuali informazioni utili durante lo svolgimento delle operazioni di invio telematico nel territorio di riferimento delle imprese interessate.
     CALENDARIO PER L’INVIO TELEMATICO DELLE DOMANDE TRAMITE CODICE IDENTIFICATIVO
REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA
DATA PER L’INVIO TELEMATICO
ORARIO PER L’INVIO TELEMATICO
BOLZANO
 26 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
LAZIO
 26 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
MOLISE
 26 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
TRENTO
 26 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
VALLE D’AOSTA
 26 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00



REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA
DATA PER L’INVIO TELEMATICO
ORARIO PER L’INVIO TELEMATICO
BASILICATA
 26 giugno 2012
 dalle 17.00 alle 18.00
FRIULI VENEZIA GIULIA
 26 giugno 2012
 dalle 17.00 alle 18.00
SARDEGNA
 26 giugno 2012
 dalle 17.00 alle 18.00
VENETO
 26 giugno 2012
 dalle 17.00 alle 18.00



REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA
DATA PER L’INVIO TELEMATICO
ORARIO PER L’INVIO TELEMATICO
ABRUZZO
 27 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
CALABRIA
 27 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
MARCHE
 27 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
PUGLIA
 27 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
UMBRIA
 27 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00



REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA
DATA PER L’INVIO TELEMATICO
ORARIO PER L’INVIO TELEMATICO
EMILIA ROMAGNA
 27 giugno 2012
 dalle 17.00 alle 18.00
PIEMONTE
 27 giugno 2012
 dalle 17.00 alle 18.00






REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA
DATA PER L’INVIO TELEMATICO
ORARIO PER L’INVIO TELEMATICO
CAMPANIA
 28 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
LIGURIA
 28 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
SICILIA
 28 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00
TOSCANA
 28 giugno 2012
 dalle 13.00 alle 14.00



REGIONE/PROVINCIA AUTONOMA
DATA PER L’INVIO TELEMATICO
ORARIO PER L’INVIO TELEMATICO
LOMBARDIA
 28 giugno 2012
 dalle 17.00 alle 18.00
VERIFICARE LA VALIDITÀ DEL CODICE IDENTIFICATIVO
Dall’orario di apertura all’orario di chiusura dello sportello informatico le imprese interessate potranno inviare la propria domanda attraverso il  codice identificativo assegnato.
Si ricorda che potranno procedere all’invio telematico solo le imprese che hanno salvato la propria domanda e sono in possesso di regolare codice identificativo la cui validità è verificabile tramite l’apposita voce "consulta/rigenera codice" della procedura per la compilazione on line.
PUBBLICAZIONE ELENCHI CRONOLOGICI
L’elenco cronologico delle domande delle imprese partecipanti all’invio telematico di ciascuna singola regione sarà pubblicato nei giorni immediatamente successivi alla conclusione delle operazioni, con evidenza delle domande collocate in posizione utile per l’ammissibilità al contributo, ovvero fino alla capienza della dotazione finanziaria assegnata alla singola regione.
RIPARTIZIONE DELLE RISORSE PER REGIONE 
Regione
Stanziamenti regionale
Abruzzo
4.016.918
Basilicata
2.303.687
Bolzano
1.838.613
Calabria
5.693.002
Campania
18.525.627
Emilia Romagna
15.175.551
Friuli
3.215.237
Lazio
26.149.453
Liguria
5.113.610
Lombardia
35.839.347
Marche
5.450.029
Molise
1.082.770
Piemonte
13.386.819
Puglia
7.258.174
Sardegna
6.036.303
Sicilia
16.031.299
Toscana
16.801.948
Trento
2.118.337
Umbria
3.616.743
Valle d'Aosta
753.855
Veneto
14.592.678
Italia
205.000.000

fonte: http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SICUREZZA&nextPage=Finanziamenti_alle_imprese/index.jsp